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Autunno gastronomico in Toscana: 3 idee tra delizie e foliage, fuori dai soliti itinerari

castagne

Le dolci colline toscane che si tingono di sfumature d’oro e rossastre, le osterie e i ristoranti tipici che profumano l’aria di sapori autentici. La Toscana si conferma anche in autunno la meta ideale per golosi a caccia di ispirazioni gastronomiche in autunno.Borghi e città, sagre e prodotti di nicchia. Non c’è che l’imbarazzo della scelta.

Ecco 3 destinazioni meno conosciute da prendere in nota, che uniscono natura, arte e qualche scoperta da fare a tavola, soprattutto nel periodo autunnale.

1) Lamporecchio: olio, vino e cucina stellata

In provincia di Pistoia, Lamporecchio è collocato tra due gioielli naturali della Toscana: il Padule di Fucecchio e le dolci colline del Montalbano. Da qui si possono raggiungere facilmente località e città particolarmente attraenti: Vinci, Montecatini Terme, Pistoia, Lucca, Firenze e Pistoia. La località vanta vino e olio eccellenti. L’olio del Montalbano, dal gusto e dal colore tipici, è prodotto con cura artigianale a partire da olive selezionate, raccolte negli oliveti composti da quelle varietà di olivo tipiche della Toscana: leccio, moraiolo, frantoio. Ottimo abbinato crudo a bruschette o carni alla griglia. Da provare anche il brigidino, dolcetto tipico locale dalla forma e colore inconfondibili: cialde dorate fatte essenzialmente di uova, zucchero, anice e farina.

A Lamporecchio c’è anche Villa Rospigliosi, incredibile e lussuosa location per matrimoni dentro alla quale è attivo il ristorante Atman, gestito dallo chef stellato Igles Corelli. Tappa imperdibile per un’esperienza gastronomica unica. Chef Corelli porta in tavola infatti una cucina d’ eccellenza, piatti mai scontati,  tutti da scoprire, dove si mescolano storia e modernità.

2) Marradi: foliage e castagne

Tappa per gli amanti del trekking e dell’autunno più autentico. La cittadina di Marradi, in provincia di Firenze è adagiata nel verde dell’ Appennino Tosco-Romagnolo. Il centro storico e le vie lastricate affascinano, fuori città partono sentieri per trekking ed escursioni e ammirare i colori più belli dell’autunno. Qui poi, la stagione autunnale significa castagne. E castagne speciali. La Sagra delle Castagne di Marradi è un’istituzione ed è arrivata alla sua  54^ edizione. Si tiene di solito a fine ottobre, dove prendono vita nel borgo gli stand gastronomici che propongono ai visitatori le tradizionali leccornie del famoso frutto “Il marrone di Marradi”: i tortelli di marroni, la torta di marroni, il castagnaccio, le marmellate di marroni, i marrons glacés, i “bruciati” (caldarroste), etc. Per le vie del paese si vendono i prodotti del bosco e sottobosco, le degustazioni di piatti della cucina tradizionale marradese come la polenta ai funghi porcini, carni al girarrosto accompagnati da vini regionali e dolci, anch’essi a base di castagne, musica e spettacoli. Per info www.pro-marradi.it.

3) San Miniato: a caccia di tartufi

Come le castagne, anche il tartufo è re della tavola d’autunno E a San Miniato novembre è sinonimo di sagra del tartufo. Anzi, la Mostra Mercato Nazionale del Tartufo Bianco delle Colline Sanminiatesi che si tiene qui per quattro weekend: 11 e 12, 18 e 19, 25 e 26 novembre. Durante la festa viene premiato il tartufo più grosso e il tartufaio più anziano, si possono gustare le ricette della tradizione nei ristoranti che propongono menù ad hoc per l’occasione, acquistare i prodotti tipici negli stand e nelle botteghe e assistere a dimostrazioni di “caccia” al tartufo con i cani. Il luogo ideale per gustare tartufi per gli appassionati e fare acquisti da portare a casa. Potrete gustarlo semplicemente grattugiato su pane tostato e olio caldo, oppure in ricette più elaborate, come il filetto alla Rossini o il vitello alla Orloff.

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