Il carpaccio di vitello con rucola e grana è uno di quei piatti iconici, perfetti da portare in tavola appena inizia la bella stagione.
Fresco, delicato ma allo stesso tempo ricco di gusto, il carpaccio ha una preparazione molto veloce visto che non richiede alcuna cottura. Abbinato a una fresca insalata, inoltre, diventa un piatto unico sano, bilanciato e perfettamente equilibrato.
Il consiglio migliore che possiamo darvi per prepararlo è utilizzare della carne freschissima di ottima qualità, quindi è meglio affidarsi a un macellaio che conoscete.
Come taglio di carne, il nostro consiglio è di utilizzare la noce di vitello, un taglio di carne particolarmente magro e molto pregiato, tanto da essere considerato di prima categoria: si trova sotto la fesa, all’inizio dell’anca, e ben si presta a diverse preparazioni, come per esempio gli straccetti.
La ricetta del carpaccio
La ricetta del carpaccio è molto semplice: basta condire la carne con una miscela di olio, sale, pepe e succo di limone, aggiungere delle scaglie di grana e il più è fatto.
Poi ci sono le varianti: si può preparare un carpaccio di vitello con crema di pomodoro arrosto e ricotta di bufala oppure un carpaccio con avocado e rapanelli. Avete un picnic in programma? Provate a mettere il carpaccio nel panino!
Noi però vi suggeriamo una ricetta tradizionale ma lievemente rivisitata, con la rucola frullata a creare una salsina deliziosa.
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Chi ha inventato il carpaccio?
Oggi con carpaccio intendiamo un piatto di carne cruda (oppure pesce o verdura) affettata sottilmente e condita olio e succo di limone. Ma chi ha inventato questa ricetta? E perché ha lo stesso nome di un pittore?
Per scoprirlo dobbiamo fare un salto negli anni’50 e andare a Venezia, per la precisione nel celebre Harry’s Bar, locale amatissimo da personaggi del calibro di Ernest Hemingway e Orson Welles: qui nel 1948, Giuseppe Cipriani, fondatore e proprietario dell’Harry’s Bar, inventa il Bellini, celebre cocktail a base di vino bianco frizzante e pesca bianca.
E sempre qui, qualche anno dopo, lo stesso Cipriani inventa il Carpaccio, in un’occasione che racconta lui stesso nella sua autobiografia “L’angolo dell’Harry’s Bar”:
Come è nato il carpaccio? Alla contessa Amalia Nani Mocenigo i medici avevano ordinato una dieta strettissima. Non poteva mangiare carne cotta e così, per accontentarla, pensai di affettare un filetto molto sottile. La carne da sola era un po’ insipida; ma c’era una salsa molto semplice che chiamo universale per la sua adattabilità alla carne e al pesce. Ne misi una spruzzatina sul filetto e, in onore del pittore di cui quell’anno a Venezia si faceva un gran parlare per via della mostra e anche perché il colore del piatto ricordava certi colori dell’artista, lo chiamai carpaccio.»
Carpaccio di vitello con rucola e grana
Ingredienti
- 320 g carpaccio di vitello
- 400 g rucola
- 60 g Grana Padano
- 1 pane integrale a cassetta
- qb olio extra vergine
- sale
- pepe
Istruzioni
- Ricavare 4 fette dal pane in cassetta alte circa un centimetro: tostarle in una padella spennellandole di olio su entrambi i lati e lasciar raffreddare.
- Sbollentare per 4 secondi la rucola in acqua salata e raffreddarla subito in acqua e ghiaccio.
- Frullare la rucola con il grana grattugiato, un pizzico di sale e l’olio, fino a ottenere una salsa densa.
- Condire il carpaccio con olio, sale e pepe
- Impiattare mettendo sul crostone le fettine di carpaccio, le gocce di salsa di rucola e scaglie di grana.