Oggi impariamo a fare un primo piatto veloce, un ragù di vitello dal sapore incredibile e dai colori che richiamano il calore dell’estate. Un dolce ma intenso ragù di vitello. Il ragù è arricchito da una punta di paprika affumicata accoglie con un abbraccio avvolgente un buon piatto di pasta. In questo caso di ottime casarecce. Ci sono persone che smettono di cucinare pasta nei periodi più caldi e aspettano il ritorno dell’autunno prima di tornare a contemplare un piatto di pasta al ragù. Io devo ammettere che della pasta con il ragù proprio non riesco a fare a meno. Per ovviare a questa dipendenza grave mi sono inventata questa ricetta di casarecce con ragù di vitello, un piatto che si può servire anche tiepido. In questo modo risalta il retrogusto affumicato della paprika che andrebbe un po’ a perdersi con il calore eccessivo.
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La salsiccia di vitello per il ragù di vitello
Per preparare questo ragù di vitello tiepido da servire con le casarecce al dente, ho scelto la salsiccia di vitello. La salsiccia di vitello è preparata con diversi tagli di vitello che vengono tritati e poi insaccati nel budello. Per preparare un ottimo ragù servono diversi tagli di carne in modo da conferirgli un sapore complesso e rotondo, ed è proprio per questo motivo che la salsiccia di vitello è una base perfetta per preparare un ragù veloce e goloso. La carne di vitello è una carne magra e facilmente digeribile, il suo sapore è delicato e vira leggermente al dolciastro. Per equilibrare bene il gusto del nostro ragù di salsiccia di vitello ho deciso di abbinare dei pomodori pachino. I pomodori pachino con la loro acidità vanno ad arricchire il sapore della carne. Mentre la paprika affumicata con la salsiccia di vitello ci va letteralmente a nozze. Potete preparare la salsiccia di vitello anche alla piastra accompagnata da tomini e valeriana per un secondo facile e veloce, ma anche arrotolata con le verdure come quella che cucina lo chef Nicola Batavia.
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La paprika affumicata
Se la paprika non è ancora una delle vostre spezie preferite, forse non la conoscete abbastanza bene. È un ingrediente che regala un sapore affumicato e speziato unico a tantissimi tipi di piatti, dai ragù, come in questa ricetta, al cous cous vegano con ceci di Stefano De Gregorio, per poi passare alle marinature. Per ricavare il meglio dalla paprika però è importante capire le differenze di ogni varietà. La paprika è ricavata sempre dai peperoni che vengono essiccati e trasformati in una polvere. Questo processo può subire molte variazioni che dipendono anche dalla varietà di peperoni che si utilizza. La paprika ungherese ha 6 tipi di varietà diverse, dalla più delicata Különleges a Eros, che invece è decisamente piccante. È un’ingrediente largamente usato nella cucina tradizionale e si trova in molti piatti: dal goulash ungherese al pollo alla paprika. In Spagna la paprika è conosciuta come pimenton. Qui le varietà sono solo tre: dulce, la più dolce e delicata, agridulce, che è moderatamente speziata, e la più piccante, che si chiama appunto picante. Mentre la paprika ungherese viene essiccata al sole, la versione spagnola viene essiccata tramite l’affumicatura. Il sapore che ne risulta ha un’intensità incredibile che si distingue nella cucina tipica spagnola dalla paella al chorizo.
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Come usare la paprika in cucina
Quando si parla di cucina, la paprika è indubbiamente una delle spezie più versatili che potete trovare nel vostro porta spezie. Le due varietà con cui cominciare sono la paprika dolce e naturalmente la paprika affumicata. Questo vi permetterà di cominciare a sperimentare le diverse proprietà di questa spezia meravigliosa. Quando si cucina con la paprika è davvero difficile sbagliare, cominciate magari con una cosa semplice come le casarecce che vi ho preparato oggi, o con le polpette di vitello alla paprika dello chef Carlo Molon. Solo un paio di considerazioni prima di cominciare:
- Riscaldare leggermente la paprika esalterà il suo sapore naturale, ma fate attenzione a non scaldarla troppo perchè la paprika può bruciare facilmente – scaldatela con poco olio extra vergine d’oliva su fuoco molto basso per non più di un minuto.
- Visto che esiste solo essiccata, scegliete la paprika della migliore qualità – conservata in una scatola a chiusura ermetica potete utilizzarla per circa un anno, ma dopo questo periodo perde il suo aroma e potrebbe risultare un po’ gessosa.
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Casarecce con ragù di salsiccia di vitello alla paprika affumicata
Ingredienti
- 300 g casarecce
- 200 g salsiccia di vitello
- 150 g pomodori pachino
- 1 pizzico paprika affumicata
- 1 spicchio aglio nero
- sale
- pepe nero
- olio extra vergine di oliva
Istruzioni
- Eliminate il budello dalla salsiccia di vitello e sgranatela bene in una ciotola. Tostate la polpa della salsiccia in una pentola (o una padella) con poco olio extra vergine d'oliva, lo spicchio di aglio nero e un pizzico di sale e pepe. Lasciate cuocere per un paio di minuti.
- Rompete con le mani i pomodorini dentro la padella, alzare leggermente la fiamma, mescolate bene. Aggiungete la paprika e lasciate cuocere gli ingredienti per altri 7-8 minuti al massimo.
- In una pentola con abbondante acqua bollente salata fate cuocere le casarecce, scolatele al dente e poi fatele saltare un paio di minuti in padella con il nostro ragù di salsiccia di vitello.