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Fave: le ricette migliori per cucinarle

Le fave: gustose primizie di primavera. Scopriamo insieme come cucinare le fave, ricette e proprietà di questi legumi.

Con l’arrivo della primavera a colorarsi non sono solo i giardini: la cucina si arricchisce di nuovi ingredienti e nei piatti iniziamo a vedere le primizie di stagione. Tra queste ci sono le fave, che per prime affrontano le tiepide temperature dei primi soli. Saporite e nutrienti, si prestano a tantissime ricette sfiziose. Possono essere gustate crude o cotte, come contorno ma anche come ingrediente principale per primi piatti o secondi piatti gustosi.

Scopriamo insieme come cucinare le fave, ricette e proprietà di questo prezioso legume.

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Le fave in cucina

La fava (Vicia faba L.) è una pianta della famiglia delle Leguminose. Le parti commestibili sono il frutto (il baccello) di colore verde e di forma allungata, e i suoi semi, generalmente da 2 a 10, di colore verde chiaro.

La facilità di coltivazione di questi legumi, le loro ottime proprietà nutrizionali e il loro basso costo, le hanno rese per molto tempo uno dei cibi poveri per eccellenza. Attualmente le fave vengono coltivate in tutta Italia ma il loro consumo è particolarmente diffuso nel Lazio, in Puglia, Sicilia e Sardegna. Qui infatti troviamo spesso l’usanza di mangiare le fave fresche crude insieme al formaggio Pecorino.

Come gli altri legumi anche le fave si possono trovare in commercio sotto diverse forme: essiccate,  precotte in scatola, surgelate, o, in primavera, fresche. Una delle peculiarità delle fave fresche è che possono essere consumate anche crude, accompagnate da formaggi, pane e salumi. In alternativa possono essere cotte al forno, in padella, al vapore o bollite e diventare un gustoso contorno o un ottimo ingrediente per zuppe e minestre o ancora un condimento per la pasta con le fave.

Fave secche: come cucinarle?

Prima di cominciare a cucinare qualsiasi ricetta con le fave, è necessario svolgere alcune azioni preliminari. 

Se utilizzate quelle secche dovrete necessariamente lasciarle in ammollo in acqua almeno per 12 ore. Bisogna poi considerare che esistono due tipi di fave secche, quelle con la buccia e quelle decorticate, e che necessitano di tempi di ammollo diversi. Per le fave secche con la buccia il tempo è di 16-18 ore, mentre per le fave secche decorticate sono sufficienti 8-10 ore. 

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Come cucinare le fave fresche

Durante la primavera vi consigliamo di sfruttare l’opportunità di avere a disposizione le fave fresche. Quindi, come cucinare le fave fresche? In questo caso sarà necessario sgranare le fave aprendo i baccelli uno ad uno. La piccola escrescenza presente su ogni seme va rimossa. In questo modo riuscirete a capire se le fave sono fresche: se sotto l’escrescenza il colore è chiaro la fava è fresca, se invece il colore è nero, vuol dire che le fave sono state raccolte da qualche giorno ed è meglio privarle della buccia, che può risultare dura. In generale la buccia può risultare un può amare ed è quindi sempre consigliato sbucciare le fave cotte. È un procedimento un po’ lungo che però vi farà guadagnare in sapore e nutrienti.

A questo le fave sono pronte per essere cucinate. 

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Proprietà delle fave

Ricche di proteine e fibre vegetali, le fave hanno ottimi benefici sul nostro organismo. La presenza di fibre stimola l’attività intestinale, facilitando l’eliminazione di tossine e scorie, mentre le proteine vegetali sono essenziali per le nostre funzioni vitali. Sono inoltre ricche di ferro, potassio, magnesio, rame, selenio e moltissime vitamine, in particolare l’acido ascorbico (o vitamina C).

Essendo povere di grassi, sono un alimento ideale per le diete ipocaloriche. Hanno proprietà diuretiche ed energizzanti.

Fave: ricette per tutti i gusti

Come si cucinano le fave per trasformarle in prelibati manicaretti? Una delle ricette con le fave più famose in cui questo legume è protagonista è la vignarola, un piatto primaverile della tradizione romana dove le fave vengono stufate in padella insieme a carciofi, piselli, insalata e guanciale.

Un’altra ricetta della tradizione è la tasca ripiena, che servita su un letto di fave diventa il piatto perfetto per un pranzo domenicale di primavera.

Un piatto originale con cui potete gustarle è sicuramente il poke sardo con fregola, fave e carciofi, una variante all’italiana della popolare specialità hawaiana. Rimanendo in Sardegna, provate anche la millefoglie di pane carasau.

Per aggiungere le fave ai vostri piatti potete anche trasformarle in un delicato purè di fave, con cui condire piatti di pesce o di carne, come le braciole di vitello con catalogna, crema di fave e patate. In alternativa, perché non aggiungerle ad una fresca e primaverile insalata con bocconcini di vitello?!

Se invece volete cimentarvi in ricette più ricercate, vi consigliamo il sottofiletto di vitello al whisky con fave e rafano dello chef Jumpei Kuroda, le animelle di vitello con fave, piselli e taccole dello chef Gabriele Boffa e lingua di vitello, fave e cacao, ricetta di Ilario Vinciguerra.

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