Se vi parliamo di dove mangiare nelle Marche è perché si tratta di una regione meravigliosa. E altrettanto meravigliosi sono i piatti tipici marchigiani, frutto di una commistione unica tra mare e terra.
Le Marche sono da vedere per le loro bellissime spiagge, specialmente sulla Riviera delle Palme. Per il loro spirito accogliente. Per la posizione spettacolare, con le colline che si affacciano direttamente sul mare. E ovviamente anche per il cibo delizioso, che non fa distinzioni tra mare e terra, perché siamo in una regione di contaminazioni.
Qui la spiaggia non esclude l’entroterra, il mare abbraccia le colline e noi amiamo indistintamente olive all’ascolana e moscioli selvatici di Portonovo. Anche contemporaneamente.
Mangiare nell’entroterra marchigiano
Oggi vogliamo darvi qualche dritta su dove mangiare nelle Marche quando non abbiamo voglia di pesce. È l’occasione per fare un giro nell’entroterra e assaggiare i piatti tipici marchigiani, indugiando tra le bellezze di questa terra.
Osteria Pepe Nero a Cupra Marittima
Dove mangiare nelle Marche? Partiamo da Cupra Marittima alta, in provincia di Ascoli Piceno, dove alla guida dell’Osteria Pepe Nero c’è Michele Alesiani.
Al Pepe Nero non c’è un menù alla carta ma un percorso di cinque portate. Il prezzo è fisso e si aggira intorno ai 28 euro. Si parte con gli antipasti: carne marinata, vitello tonnato, salumi e l’immancabile ciauscolo, un fantastico salame morbido tipico delle Marche che si può anche spalmare sul pane. La cena prosegue con due primi, e qui devo insistere per farvi scegliere i maccheroncini di Campofilone con il sugo dell’aia. Tra i secondi a scelta c’è la famosa fettina fritta, la tipica fettina panata alla marchigiana che qui somiglia così tanto alla golosissima oliva.
Il tutto viene servito in un ambiente vintage, caldo e romantico. La carta dei vini non è uno dei fiori all’occhiello, infatti l’oste invita a portarvi la bottiglia da casa.
Un’altra ragione per venire qui? Cupra Alta è un borgo antico davvero delizioso, che vale la pena visitare soprattutto la sera per vedere la Riviera delle Palme illuminata.
L’Osteria Pepe Nero è a Cupra Marittima in via Castello.
Ristorante Andreina – una stella Michelin a Loreto
L’Andreina è un ristorante di famiglia fondato anni fa dalla signora Andreina, che qui faceva il famoso spiedo marchigiano, inizialmente per cucinare la cacciagione catturata dai cacciatori di passaggio.
Lo spiedo è rimasto nella storia di questo ristorante anche nella cucina del nipote, Errico Recanati, che grazie alla nonna ha imparato l’arte della brace, della cucina tradizionale e dei prodotti del territorio. Unendo anche un tocco di tecniche moderne, grazie alle quali ha inventato piatti come “Lo scampo che rincorre la lepre”, sintesi perfetta di quel rapporto tra collina e mare.
Se cercate ristoranti stellati nelle Marche, l’Andreina è una certezza. Tre i menù proposti, insieme a una carta da cui scegliere. Si inizia componendo un’oliva all’ascolana: arriverà una scatolina preziosa con tre ingredienti: una tartare, farina di olive e pane fritto.
Il menù “Fumo” che ho scelto si apre con pane, burro e lardo. Tra gli antipasti si continua con l’ostrica che si dà le arie di brace e i nervetti con sedano e limone. Tra i piatti principali una menzione speciale alla lingua alla brace: così buona e tenera da poter essere scambiata per un brasato. Da provare anche l’azzardato accostamento tra capesante, animelle e ricci di mare. Un matrimonio di gusto tra acqua e terra.
Il Ristorante Andreina è a Loreto in via Buffaloreccia 14.
Signore te ne ringrazi a Macerata
Storico ristorante di Montecosaro, uno dei borghi più belli d’Italia, Signore te ne ringrazi si è trasferito da qualche tempo a Macerata, nei locali che ospitavano Da Secondo, locale storico amato dai maceratesi e chiuso da almeno due anni.
Signore te ne ringrazi è un’ode alla natura, ma anche al carboidrato. Qui l’amore incondizionato va alla pasta, specialmente agli spaghetti, e alla cucina di impronta soprattutto vegetale (anche se non mancano gli animali della corte, come pollo e coniglio, e il pesce). Il pomodoro è un ingrediente ricorrente nella cucina dello chef Michele Biagiola, lo troviamo anche nella cotoletta alla milanese. O meglio solo milanese, perchè della cotoletta alla milanese tradizionale ha solo la panatura: si tratta infatti di una cotoletta vegetale a base di pomodoro bisteccone. Sarà un caso che si chiami così? Tra melanzane arrostite e patate lesse, il nostro San Francesco D’Assisi della cucina marchigiana ci stuzzica il palato anche con dei dolci incredibilmente golosi, come il limone e finocchietto selvatico.
Signore te ne ringrazi è a Macerata in via della Pescheria Vecchia 26.
Osteria Ophis a Offida
A Offida lo chef Daniele Citerioni, propone quella che si potrebbe definire cucina marchigiana gourmet.
Non fatevi ingannare da quell’aspetto da trattoria tradizionale, perché in cucina c’è una mente davvero creativa. Offida è un paesino che ha fatto della coltivazione biologica la sua bandiera e lo chef Daniele Citerioni l’ha voluta come protagonista del suo menù.
Il coniglio in porchetta è uno dei piatti tipici della cucina dell’entroterra marchigiano e ha un posto d’onore anche da Ophis. Altri piatti della tradizione delle Marche presenti in carta sono i cannelloni, serviti dallo chef nella versione al cucchiaio, la galantina marchigiana e il famosissimo fritto misto all’ascolana, che per tradizione deve avere le olive ripiene all’ascolana, le costolette, i cremini, zucchine e carciofi fritti.
Se siete amanti dei primi non lasciatevi scappare lo stringhettone al ragù bianco di quinto quarto. Specialità di Offida sono anche il Rosso Piceno e l’Offida Pecorino DOC: usateli in abbondanza per innaffiare la vostra cena, specialmente se scegliete la trippa alla marchigiana o il gran bollito all’italiana, servito dentro alle scatolette di latta.
Osteria Ophis è a Offida in corso Serpente Aureo 54/B.
Ristorante Seta Senigallia
So cosa state pensando, abbiamo parlato di entroterra marchigiano, ma il Ristorante Seta, a Senigallia, doveva essere incluso nella nostra short list.
La dichiarazione d’intenti di questa piccola trattoria è già sull’insegna: cucina di campagna. Le ricette sono antiche e sono le ricette della festa, quelle che i cuochi preparavano per ricorrenze e matrimoni. Ecco perché il piatto forte è l’antipasto, che comprende polenta con accompagnamenti, fagioli con le cotiche, trippa alla marchigiana e salumi tipici del posto.
Anche con i primi piatti qui non si scherza: gnocchi, pappardelle e cannelloni al ragù. La clientela che frequenta il locale è del posto, quindi le materie prime e il gusto sono assicurati. I vini sono a chilometro zero.
Seta è a Senigallia in strada intercomunale San Silvestro 174.