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La fogliolina di carne Tano Simonato

L’altro giorno ho invitato a cucinare da me una Signora (dei fornelli), cioè Doriana Tucci del blog, appunto La signora dei fornelli e un amico che abbiamo in comune: Tano Simonato. Doriana aveva questo grande desiderio: cucinare al fianco di Tano. fogliolina di carne Quando lui, nel decidere cosa avrebbero fatto insieme, le ha proposto “la fogliolina di carne”, beh, i suoi occhi, all’inizio, si sono un po’ spenti. Beh, spenti proprio magari no, ma io ho letto un filo di delusione. Forse anche Tano l’ha captato al volo, tanto che, un instante dopo le ha detto: «Ma Doriana, ma cosa hai capito! La fogliolina di carne è un mio grande piatto, un mio cavallo di battaglia!». La signora dei fornelli si è immediatamente rianimata e gioiosa l’ha avvolto in un grande abbraccio!

La fogliolina di carne. Un must di Tano Simonato

La fogliolina di carne è un piatto che Tano ha inventato moltissimo tempo fa. Semplicissimo, ma di grande effetto.

Per prepararlo (vi indico le dosi per 4 persone) servono: 300 grammi di magatello di vitello, un po’ di insalata di songino, una riduzione di aceto di vino, tartufo nero a piacere (abbondare è sempre meglio, ma si fa quel che si può!), un filo di olio extravergine di oliva meglio se marghigiano, campano o del Garda), sale, zucchero e pepe a mulinello.

Procediamo.

Laviamo bene il songino e separiamo le foglie. Mettiamo in una padella 150 ml di vino rosso e 50 ml di aceto di vino. Aggiungiamo 150 grammi di zucchero e un pizzico di sale. Mettiamo la padella in frigorifero per 2 ore riducendo alla densità desiderata e poi mettiamo la riduzione in un biberon alimentare.

Tagliamo a fettine sottili il magatello di vitello e battiamole leggermente.

Mettiamo in padella un filo di olio extravergine di oliva e portiamolo a temperatura. Cuociamo le fettine di magatello solo da una parte per pochi secondi. Disponiamo le fettine su un piatto da portata e condiamole con songino, olio, limone, aceto e pepe.

Facciamo una decorazione a piacere con la riduzione di vino e, se ce l’abbiamo, regaliamo una bella grattata di tartufo nero. E buon appetito!

 

 

 

 

 

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