Dopo il pepe, a salire sul podio delle spezie più utilizzate nella cucina italiana c’è sicuramente il peperoncino. Arrivato in America dopo i viaggi di Cristoforo Colombo, ha conquistato il palato degli italiani molto più di altri aromatizzanti naturali. Parte del suo successo è sicuramente dovuta alla capacità di questa pianta di adattarsi al clima mediterraneo, ma anche alla sua caratteristica nota piccante. Scopriamo di più sulle caratteristiche del peperoncino, le sue proprietà e il suo utilizzo in cucina.
La pianta di peperoncino
Il peperoncino è la bacca ottenuta da alcune varietà piccanti del genere di piante Capsicum, lo stesso del peperone. Da quest’ultimo però il peperoncino di differenzia poiché contiene la capsaicina, un composto chimico presente in diverse concentrazioni a seconda delle varietà, responsabile della piccantezza della bacca.
La pianta del peperoncino appartiene alla famiglia delle Solanacee, ha forma di cespuglio e produce bacche verdi indeiscenti. Durante la maturazione cambiano colore, da gialli ad arancioni fino a diventare rossi. Si possono consumare sia freschi che secchi, interi, tritati o ridotti in polvere.
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Tipi di peperoncino
Esistono moltissimi tipi di peperoncini piccanti in natura che si possono differenziare in base alla forma, al colore e al grado di piccantezza.
Il grado di piccantezza dei peperoncini è stato classificato nella Scala di Scoville, dal cognome del suo inventore. La scala determina l’attività della capsaicina sui recettori del calore della lingua: i valori vanno da 0, per un normale peperone, a 16 milioni per la capsaicina pura.
Il peperoncino in cucina
Il peperoncino è una spezia utilizzata in moltissime cucine del mondo. È un ingrediente tradizionale nelle cucine del Messico, dei Caraibi, della Thailandia, del Perù, del Cile e della Bolivia ma anche India e molti paesi africani. In Italia è utilizzato solitamente come condimento per primi e secondi piatti ma non è raro trovarlo anche in abbinamento ai dolci, in particolare modo al cioccolato. Il peperoncino viene poi spesso unito ad altri aromi e spezie per formare miscele come il curry e il garum masala oppure trasformato in salse piccanti.
Proprietà del peperoncino
Si dice che il peperoncino sia un alimento afrodisiaco ma nessun dato scientifico lo dimostra. Al contrario, è certo che questa bacca è ricca di vitamina C e carotenoidi (precursori della vitamina A) e ha una discreta concentrazione di niacina (o vitamina PP). Contiene anche una discreta quantità di sali minerali, soprattutto di potassio. Sono molte le proprietà del peperoncino e il benefici che il consumo moderato di questa spezia può dare all’organismo. Uno studio fatto dagli americani (pubblicato su Physiology and Behavior) dice che riduce anche il senso di fame, ha azioni antiossidanti e antidolorifiche, aiuta l’intestino, è tonificante ed energetico ed è un ottimo antinfiammatorio. Una manna dal cielo insomma, arrivato in Europa solo dopo la scoperta dell’America, ma usato in Messico, ad esempio, già 9 mila anni fa.
PS. Sapete che in Italia esiste addirittura un’Accademia del peperoncino? È nata a Diamante, nel 1994, per diffondere la cultura del piccante. E non solo. Gli appassionati possono visitare anche il Museo del peperoncino che si trova a Maierà, in provincia di Cosenza.
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