Pensavate che il panino con la cotoletta fosse una ricetta tipicamente italiana o al massimo austriaca? Sbagliato, esiste anche in Giappone: si chiama Katsu sando e ha un’origine molto antica.
Origine del katsu sando
Nonostante non siano pervenute notizie precise sulla nascita del Katsu Sando, una cotoletta di maiale trattata in Giappone in un modo speciale e originalissimo, secondo la tradizione più diffusa la sua ricetta risalirebbe al XIX secolo. Nella prima antica versione, la cotoletta era di manzo e solo verso la fine dell’’800 diventa carne di maiale.
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La cultura in cui si innesta questo tipo di cibo è quella del pensiero zen. In sanscrito dhyana, in cinese ch’an, in giapponese zen: pensare, riflettere, meditare. Un percorso linguistico, storico e culturale, che descrive come lo Zen non sia una religione né una filosofia, bensì una metodologia dello spirito, della coscienza e della mente che può essere adottata da chiunque, in qualunque luogo e tempo.
Una cotoletta zen
Percorrendo la Via dello Zen, è possibile immergersi nella vita attimo dopo attimo, per cogliere la Verità Assoluta e viverla liberamente e creativamente.
Un insegnamento senza parole, da maestro a maestro, da mente a mente. Pensare a un cibo che si innesti in questa ideologia non è semplice.
Ecco che il Katsu Sando risponde a criteri di equilibrio e di piacevolezza carezzevole. Un sandwich (sando) con una cotoletta (katsu abbreviazione di katsuretsu mutuato dall’inglese cutlet ovvero cotoletta) che nella nostra versione sfiziosa è a base di carne di vitello (come taglio usate un filetto, vedrete che risultato!) cotta a puntino, bella rosa all’interno, fritta nel panko.
Il Katsu Sando “sfizioso” diventa un pensiero zen, chiede al tempo di gustare l’attimo, si trasforma nel piacere di pensare a ciò che si sta gustando. E non dimenticate la salsa, perché quella è davvero la nota distintiva!
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- Panino con cotoletta, mortadella e puntarelle
- Bagel con cotoletta e salsa tzatziki
- CotoBurger, un panino con la cotoletta che si crede un hamburger
Una gustosa alternativa al panino con la cotoletta è il pastrami, un classico newyorkese.
Katsu sando
Ingredienti
- 200 g filetto di vitello
- 2 fette pane in cassetta
- 1 uovo
- 100 g cavolo cappuccio bianco
- 200 g salsa Tonkatsu o Okonomi
- farina
- panko
- Olio di semi di arachide
Istruzioni
- Incidete il filetto con piccoli tagli sulla superficie, poi passatelo prima nella farina, poi nell’uovo sbattuto, quindi nel panko. Ripassatelo poi ancora una volta nell’uovo e nel panko.
- Scaldate l’olio di arachide e una volta pronto (verificate immergendo qualche briciola di panko) immergete il filetto infarinato e friggetelo con cura, rigirandolo più volte fino a rendere la panatura bella croccante.
- Nel frattempo tagliate il cavolo finemente e conditelo con metà della salsa.
- Una volta che il filetto è pronto, trasferitelo su un piatto rivestito di carta assorbente.
- Tostate le fette di pane su piastra bollente fino a renderle belle croccanti e dorate.
- Componete il vostro Katsu sando: spalmate le due fette di pane con la salsa rimasta, mettete quindi prima il cavolo e poi il filetto intero e coprite con l’altra fetta di pane.
- Pressate il sandwich con un tagliere o un altro peso in modo tale da comprimerlo leggermente, così sarà più semplice tagliarlo (questo passaggio è fondamentale).
- Lasciate passare mezz’ora, poi con un coltello lungo e affilato tagliatelo a metà. Servite il Katsu sando disponendo le due metà una sull’altra.
2 commenti su “Katsu sando: ricetta del panino giapponese con la cotoletta”
Ma queste meravigliose salse dove le trovo?
Maria Chiara ciao! Io l’ho comprata in un negozio di specialità orientali 😉