Se tra i fornelli ti piace provare sempre qualcosa di nuovo e, soprattutto, se non ti fai intimorire dalle frattaglie, allora devi assolutamente provare il rognone.
Di cosa si tratta? Il rognone è un taglio che rientra nel quinto quarto dell’animale e corrisponde ai reni. Come gran parte delle frattaglie, il rognone ha un alto valore nutritivo e come tutte le parti meno nobili se sai come cucinarlo ti soprenderà!
Abbiamo quindi alcune ricette da suggerirti. In questo caso ti parliamo di rognone di vitello, la scelta migliore perché è più tenero e delicato rispetto a quello di manzo.
Rognone in umido
Un grande classico, molto facile da cucinare. Il rognone di vitello in umido è una ricetta tipica della cucina tradizionale romana. Al nostro taglio di carne, che va fatto a fettine sottilissime, aggiungiamo pomodori, cipolla, vino bianco e strutto.
E ricorda: il rognone non va mai bollito, altrimenti diventa duro e gommoso. Si può, però, mettere in ammollo in una ciotola di acqua fresca con limone o aceto di vino bianco.
Rognone da chef: con scalogno ed erbe di campo
Questa è la ricetta dello chef Andrea Casali del ristorante Kitchen di Como. Una variante creativa e bella da vedere, ma che non risulta troppo complicata da preparare.
A esaltare consistenza e gusto del rognone ci pensano il caramello preparato con miele di castagno, aceto di lampone e zucchero di canna e il gel con foglie di acetosella.
Rognone all’agro
In questa ricetta del rognone, l’aceto regala una nota di acidità al piatto, addolcito da cipolle e panna, per un gusto agrodolce ma non stucchevole, saporito ma allo stesso tempo molto delicato.
Una ricetta super golosa accompagnata da polenta o purè di patate, o anche cavolo al forno gratinato e un buon bicchiere di vino rosso fermo. In alternativa anche un calice di bollicine per ridare freschezza al palato.