Ognuno ha il suo. Di vitello tonnato, intendo. Batavia ha quello d’annata (già, vi ricordate, ci ha raccontato che lui ogni anno inaugura una nuova ricetta), io ho il mio e Marcello Trentini, amico e cuoco del ristorante Magorabin di Torino ha il suo che però in questo caso, chiama “tonno e vitello”. La cucina di Marcello mi piace molto e anche la storia di questo ragazzo che, diplomato in Belle arti, a un certo punto ha deciso che avrebbe fatto il cuoco. Detto, fatto! E che cuoco! Marcello parte dal classico e rivisita. Detta così sembrerebbe banale. E allora provate ad assaggiare il bollito, gamberi e mandarino, oppure le candele, cervo e caffè, o ancora il manzo e popcorn. No, non sono associazioni di parole casuali…sono piatti straordinari! Uno di questi è il tonno e vitello!
Da lui questo piatto si chiama “il tonno e il vitello“
E lascia davvero a bocca aperta perché dimostra come tonno e vitello, pesce e carne, possano unirsi in matrimonio nonostante la diversità.
Però vi devo avvisare. Se avete fretta, lasciate perdere. Io mi sono fatta dare la ricetta da Marcello e ho provato a cucinarlo. Un successo…costato due giorni di attesa!
Dunque, volete provarlo? Beh, diciamo che il pranzo di Natale potrebbe essere l’occasione giusta e vedrete, sarete ripagati dagli applausi dei vostri ospiti!
Vi ho convinto? Sì?
Allora, cominciamo dalla spesa che io vi indico per 4 persone. Dovete comprare: 200 grammi di girello di vitello, 200 grammi di filetto di tonno rosso, le acciughe (ve ne servono 4 dissalate), i capperi (50 grammi), la maionese (10 cl), 2 uova (dovete farle sode e usare i 2 tuorli), 200 grammi di zucchero, 1 cipollotto, 2 limoni, 1 spicchio di aglio, 1 mazzetto di erbe aromatiche cioè timo, maggiorana, rosmarino, origano, salvia e alloro e poi olio extravergine di oliva, sale, pepe, burro, soia, sake e aceto di vino. E insomma, come vedete, già la spesa implica una certa organizzazione.
Una volta comprato tutto dovete armarvi di pazienza e mettervi al lavoro perché tonno e vitello non sono proprio immediati da fare!
Prendete una padella ben calda, mettete una noce di burro e un filo di olio extravergine di oliva. Buttateci dentro il vitello e scottatelo a fiamma vivace da tutti i lati. Fatto? Ok. Poi dovete recuperare una busta sottovuoto nella quale metterete l’olio, il sale, il pepe, l’aglio e le erbe aromatiche. Aggiungete il vitello scottato e lasciate in frigorifero per una notte intera.
Il giorno dopo prendete la vostra busta e mettetela nel forno (e qui dovete avere la possibilità di cuocere a vapore), a 53 °C, per 75 minuti.
Intanto, tagliare il tonno a fettine sottili e spennellatelo con olio extravergine di oliva, un po’ di soia e sakè. Chiudetelo tra due fogli di carta oleata e lasciatelo marinare per 2 ore.
In un pentolino mettere l’aceto rosso e lo zucchero, fate ridurre di 1/5 e raffreddate.
Tagliate le acciughe a pezzetti e setacciate il tuorlo sodo. Tritate finemente il cipollotto e grattugiate le bucce di limone. Affettare il girello (attenzione, deve essere freddo!) e dissalare i capperi.
Ora siete pronti per fare il vostro piatto: alternate le fettine di girello e quelle di tonno, condite con tutti gli altri ingredienti (capperi, cipollotto, buccia di limone, gocce di maionese, pezzetti di acciuga e la polvere di uovo sodo), decorate con foglioline d’insalata e concludete con un filo olio extravergine di oliva e un caramello di aceto.
E ora… tutti a tavola! Ah, dimenticavo da bere! Secondo me si potrebbe osare con una Barbera d’Asti, uno dei più importanti vitigni a bacca nera del Piemonte o con un Dolcetto di Dogliani, meno acido e, forse, più adatto.
foto: Studio Gabrio Tomellieri
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