Se tra quelli che si chiedono topinambur: cos’è? Come si cucina e per quali ricette? Allora mettiti comodo perché ti portiamo a scoprire le meraviglie di questo tubero bitorzoluto che sempre più spesso fa capolino al supermercato o tra le bancarelle dell’ortofrutta.

Vediamo insieme come cucinare il topinambur, le sue caratteristiche e come valorizzarlo al meglio in cucina.
Topinambur: cos’è
Il topinambur, nome scientifico Helianthus tuberosus, è un tubero dalla forma irregolare e dalla buccia sottile, appartenente alla famiglia delle Asteraceae. Conosciuto anche come carciofo di Gerusalemme, ha un sapore delicato che ricorda quello del carciofo ma con una consistenza più croccante.
La parte commestibile della pianta è la radice, che si sviluppa nei periodi freddi. Può essere di due varietà: la bianca precoce, disponibile in commercio da fine agosto, e la bordeaux, in commercio da ottobre a inizio primavera.
Ricco di fibre, vitamine e sali minerali, il topinambur è apprezzato per la sua capacità di favorire la digestione e regolare la glicemia.


A lungo dimenticato, negli ultimi anni è tornato sulle nostre tavole: oggi lo si può trovare po’ ovunque in Italia ed è particolarmente diffuso in Piemonte, dove nel periodo autunnale ci sono diverse sagre dedicate al topinambur, spesso utilizzato nel misto di verdure che accompagna la bagna caoda, oppure in ricette della tradizione rivisitate come il vitello tonnato al profumo di topinambur.
Proprietà e benefici
I benefici di questa radice sono molteplici: si tratta di un ortaggio poco calorico e ricco di fibre vegetali, sia solubili che insolubili, che contribuiscono al corretto funzionamento dell’intestino. Il suo consumo è indicato per assumere antiossidanti, vitamine e sali minerali.
Contiene infatti vitamine A, C, E, flavonoidi e carotenoidi, che contribuiscono a contrastare l’azione dei radicali liberi. Ha un indice glicemico basso, motivo per cui è un alimento adatto ai diabetici, e un grande quantitativo di potassio (più della banana), di calcio e di ferro.
Come si cucina il topinambur

Il gusto di questa radice è leggero e ricorda quello del carciofo: la polpa bianca e croccante ricorda invece la patata o la rapa Daikon.
Crudo o cotto è sempre buono e i modi per gustarlo sono infiniti, così come le ricette. Prima di cucinarlo, però, è meglio lavarlo accuratamente per eliminare eventuali residui di terra. Puoi decidere di pelarlo ma sappi che la buccia è commestibile e ricca di nutrienti.
Ecco alcuni modi per cucinare il topinambur:
- Crudo: tagliato a fettine sottili e aggiunto alle insalate, dona una nota croccante e leggermente dolce.
- Bollito a cotto al vapore: ottimo per puree e vellutate, mantiene il suo sapore delicato.
- Al forno: tagliato a spicchi e condito con olio, sale e spezie diventa un contorno croccante e gustoso.
- In padella: rosolato con aglio, prezzemolo e un filo di olio, si abbina bene a piatti di carne e pesce.
Ricette per topinambur

Che tu conosca o meno questo tubero, ecco alcune ricette semplici e gustose per portare a tavola il topinambur.
Puoi preparare una vellutata facendolo cuocere con delle patate, una cipolla e del brodo vegetale: frulla il tutto, condisci con sale, pepe, erbe aromatiche e servi. Piaceranno anche ai bambini le chips di topinambur: basta affettarlo molto sottilmente, condire con olio e sale, disporlo si una teglia e cuocere a 180° per 15-20 minuti finché diventano croccanti. Se sei in cerca di un contorno, taglialo a fettine e fallo saltare in padella con olio, aglio e prezzemolo tritato.
Qui di seguito trovi anche ricette sfiziose per abbinare il topinambur alla carne di vitello e ottenere piatti buonissimi:
• Antipasto di involtini con topinambur e cardi
• Tartare di vitello con scampi e topinambur, ricetta di Tano Simonato
• Arrosto di vitello al forno con topinambur
• Costoletta di vitello alla milanese, topinambur e nocciole, una ricetta di Fabrizio Albini
• Medaglioni con salsa ai mirtilli e purè di mele e topinambur, di Valeria Airoldi
• Vitello tonnato al profumo di topinambur



