Siete amanti della cucina thailandese? Non muovetevi perchè questo wrap di Charlie Pearce ispirato proprio ai sapori della cucina thai è la ricetta che stavate cercando. Non sapete nulla della cucina tahilandese? Non muovetevi comunque perchè oggi grazie agli insegnamenti del nostro chef Charlie impareremo molte cose su ingredienti gustosi, tecniche di cottura e prepareremo anche un wrap gustosissimo. Cosa sia un wrap ve l’abbiamo spiegato quando abbiamo preparato quello a base di girello di vitello, zenzero e curcuma. Non che il wrap sia proprio una ricetta tipica della cucina thai ma è sempre bello mischiare ingredienti, sapori e tradizioni per ottenere risultati originali. Per tagliare basilico e menta viene usato un taglio a chiffonade, un taglio adatto a verdure a foglia larga e sottile (come lattuga, cavolo, cavolo verza), e deriva dal termine francese chiffon, ovvero straccio. Le foglie da tagliare vengono arrotolate su loro stesse e poi tagliate a striscioline con un coltello ben affilato. Ma vediamo nel dettaglio gli ingredienti di questo wrap dal sapore orientale.
Il taglio di carne: la noce di vitello
Chiamato anche “il noce”, la noce di vitello è un taglio di prima categoria molto pregiato che si trova nella parte posteriore e in particolare nella parte di coscia che sta vicino a fesa e scamone. La noce di vitello è un taglio composto da quattro muscoli, la carne più tenera e pregiata dopo filetto e lombata. Come tutti i tagli della coscia, tagli composti principalmente da muscoli, si tratta di una carne magra ed è quindi molto adatta alle cotture veloci se tagliato a straccetti (come nel nostro caso o come abbiamo già visto nel wrap con noce di vitello e carote glassate) o ancora per scaloppine e bocconcini. Come si prepara la noce di vitello? Se comprata intera, la noce è perfetta per preparare arrosti in tutte le stagioni (che potete fare anche nella pentola a pressione), ma anche per roastbeef e bistecche tanto quanto per ottenere una carne macinata di altissima qualità che sia per il ragù che per l’hambuger. Via libera anche alla cottura a bassa temperatura, che accentua il suo sapore naturalmente delicato e la sua consistenza morbida, provate la noce con giardiniera semicandita per credere. Visto che si tratta di un taglio magro invece, non è adatto a cotture in umido, bolliti e stracotti.
Il pak choi, chiamato comunemente anche cavolo cinese o bok choi, è una varietà di cavolo (la brassica rapa chinensis) molto diffusa in estremo oriente e, come suggerisce il nome, originaria della Cina. Il termine bok choy deriva proprio dalla cucina cantonese e significa letteralmente verdura bianca. È un tipo di verdura che contiene alti livello di glucosinolati che hanno effetti estremamente benefici se assunti in piccole dosi. Questo tipo di cavolo si trova anche in Italia ormai, nei supermercati più forniti, dal nostro fruttivendolo di fiducia o nei negozi specializzati in ingredienti etnici. Quando lo acquistate fate attenzione che le foglie siano verde scuro e gli steli turgidi e bianchi (anche se a volte si trovano tipologie di pak choi a stelo verde). Una volta che l’avete acquistato potete conservarlo in frigorifero fino a una settimana. Se siete così fortunati da trovare il pak choi con le foglie ancora tenere, potete mangiarle anche crude in insalata.
Come cucinare il pak choi
Il pak choi è una pianta 2 in 1: le foglie scure e sottili che crescono in cima e sono simili a degli spinaci e i gambi più consistenti, croccanti e dal sapore rinfrescante. Per questa ragione non è sempre semplice valutare la cottura del pak choi: l’opzione migliore è sempre quella di separare i gambi dagli steli e cuocerli per un paio di minuti, aggiungendo le foglie soltanto qualche secondo prima della fine della cottura per farle appassire leggermente. Sbianchirli, saltarli in padella o cuocerli al vapore sono metodi perfetti per cucinare il pak choi, mantengono tutti perfettamente il sapore. Fate attenzione a non cuocerli eccessivamente in modo che non perdano la croccantezza tipica di questo cavolo che crea un meraviglioso contrasto con i piatti agrodolci. Se volete preparare il pak choi in anticipo, potete sbianchirlo in acqua bollente salata per 1 minuto poi passarlo in acqua fredda e asciugarlo prima di farlo saltare in padella (operazione che potete lasciare per l’ultimo momento anche in questa ricetta). Mettere il pak choi in acqua e ghiaccio è un’operazione assolutamente necessaria per bloccare il processo di cottura e mantenere il colore verde brillante della verdura. Oltre che in acqua, potete bollire il pak choi anche nel brodo vegetale per 3 minuti: in questo modo si esalterà anche il sapore delle foglie. Tutti i piatti orientali saranno perfetti con questo tipo di verdura, ma potete anche aggiungerlo come ingrediente alla frittata, magari con una manciata di cipollotto tritato.
Wrap thai con pak choi, latte di cocco, menta e curry
Tagliate la noce di vitello a straccetti e marinatela con la red thai curry paste.
Tagliate il pak choi a metà, eliminate la parte dura e affettate a tocchetti di circa 1 cm.
Tagliate la menta e il basilico a chiffonade e lasciate da parte.
Mettete la padella sulla fiamma alta, aggiungete olio extra vergine d'oliva e fate saltare la carne marinata. Unite il pak choi, fate saltare i tocchetti per circa 1 minuto, abbassate il fuoco e versate il latte di cocco allungando con un goccio di acqua se risultasse troppo denso.
Lasciate cuocere per 2/3 minuti e aggiungete gli anacardi, il basilico, la menta e uno spruzzo di lime alla fine.
Componete il wrap aggiungendo una fogliolina di menta e qualche anacardo.
Keyword Charlie Pearce, cucina orientale, noce di vitello, ricette con vitello, wrap
Collezionista di grassi saturi e attivista per i diritti civili del burro. Rabdomante di piatti perfetti nei menu' dei ristoranti, nel tempo libero mangio ravioli crudi.
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