Pulisco le cime di rapa, le faccio sbollentare in acqua salata, le scolo e le metto a raffreddare in acqua e ghiaccio. Poi le frullo aggiungendo un po’ di sale e l’olio extravergine di oliva. Copro il bicchiere del minipimer con un po’ di pellicola trasparente e lo metto in frigo, già pronto per essere trasportato.
Quando è il momento di cucinare il piatto pulisco i gamberi (cioè tolgo carapace e teste) e li taglio a pezzetti piccoli.
Penso al magatello di vitello. Lo taglio a pezzettini, lo scotto rapidamente in una padella antiaderente con un filo di olio extravergine di oliva e uno spicchio di aglio.
Prendo le mie cime di rapa frullate e le metto in una padella con il cucchiaio di salsa wasabi.
Cuocio gli spaghetti in abbondante acqua salata.
Una volta cotti, li scolo un filo al dente e proseguo la cottura versandoli nella padella col pesto. Se necessario, aggiungo in padella un mestolo di acqua di cottura della pasta.
Come impiattare gli spaghetti del cenone di Capodanno? Questa è la parte più bella. Per fare un lavoro a regola d’arte seguo la regola che mi ha dato Chef Deg: prendo forchettone e cucchiaio e con l’aiuto di entrambi faccio un bel nido di spaghetti. Ci metto sopra i gamberetti e la dadolata di vitello. Aggiungo i germogli, i fiori, qualche goccia di olio al trombolotto e il finocchietto…e gli spaghetti diventano un giardino delle meraviglie che lascia a bocca aperta!
Manca solo una cosa: il vino. Potremmo trasferirci in Puglia con un bel Rosato Salentino, magari da uve di Primitivo o Negraomaro. E buon 2016!