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Itinerario slow nel Collio friulano tra vini e cantine

Un melting pot di culture, una terra in cui uomo e ambiente vivono ancora in perfetto equilibrio. È il Collio, un piccolo territorio del Friuli Venezia Giulia, nei dintorni di Gorizia tra le Alpi Giulie e il mare Adriatico, ricco di storia e con un patrimonio enogastronomico così prezioso da essere conosciuto ormai in gran parte del mondo.

Qui convivono culture, lingue e tradizioni differenti: in questa terra di confine si trovano infatti elementi friulani, sloveni e austriaci. Ma qui convivono anche dolci colline e boschi con castelli, borghi e aziende viticinicole. L’armonia e il silenzio predominano regalando scenari suggestivi e rilassanti: il Collio è il territorio ideale per una vacanza slow.

Collio, cosa vedere

Capriva del Friuli, Cormons, Oslavia e poi sentieri immersi nella natura, castelli e cantine. C’è veramente tanto da vedere, anzi ammirare. Ma andiamo per ordine. Saliamo in sella a una Vespa – il mezzo più comodo e romantico che ci sia per fare questo viaggio – e percorriamo le tranquille strade del Collio.

Prima tappa, Capriva del Friuli. Già il nome è suggestivo: pare infatti che derivi dallo sloveno “kopriva” e che quindi voglia dire ortica. Questo perché in passato era circondata da distese di ortiche. Da non perdere le dimore storiche come il Castello di Spessa e Villa Russiz, entrambe sono anche cantine, possiamo dunque cominciare a fermarci qui per bere un buon bicchiere di vino del Collio. Degna di segnalazione a Villa Russiz anche la cappella di San Giuseppe che ospita il Mausoleo di Theodor de La Tour en Voivre. Un personaggio fondamentale per lo sviluppo di tutto il territorio: è infatti il nobile di origini francesi a cui si deve l’introduzione di alcuni tra i più rinomati vitigni francesi come Chardonnay, Sauvignon, Merlot, Cabernet e Pinot.

Spostiamoci poi verso il punto di riferimento del Collio, la “capitale”: Cormons. La cittadina si trova sul monte Quarin, da dove si gode di un panorama che abbraccia tutta la zona. Tra simboli di Cormons ci sono sicuramente le belle cente, strutture murarie difensive avvolte come una spirale intorno alla chiesa: oggi puoi vederne una parte attorno al duomo di Sant’Adalberto. Le dimore signorili, come Palazzo Locatelli, Palazzo Del Mestri, Palazzo Taccò e Palazzo Weiz del Mestri, rendono Cormons una delle cittadine più raffinate ed eleganti di tutto il Friuli Venezia Giulia.

Nel nostro viaggio nel Collio, fermiamoci quindi a Oslavia, una piccola frazione di Gorizia. Qui merita sicuramente una visita il celebre Ossario che raccoglie le spoglie dei soldati caduti nel corso della Prima Guerra Mondiale. I due torrioni circolari e la scalinata incorniciata da altissimi cipressi lo rendono un monumento possente e solenne. In questo piccolo borgo tutto parla della Grande Guerra, basta pensare che i contadini ancora oggi trovano reperti bellici nei campi. Ma qui nascono anche due eccellenze del vino: la Ribolla Gialla e gli ormai celebri Orange Wines, vini macerati che sono conosciuti in tutto il mondo.

Quando ci viene voglia di allontanarci dalle strade più battute e di immergerci nel cuore naturale del Collio vuol dire che è arrivato il momento di percorrere il sentiero delle Vigne Alte. Si tratta di un percorso naturalistico che collega il Castello di Spessa alla località Subida: un vero e proprio gioiello verde, ricco di punti panoramici, che si snoda tra vigneti e macchie di bosco, attraversando anche le vigne di alcune tra le più interessanti aziende del Collio. Lungo il percorso, numerose varianti conducono a destinazioni altrettanto imperdibili: la piana del Preval da un lato, i vigneti di Pradis e la chiesetta della Subida dall’altro. Il sentiero (perfetto per una camminata rilassante) è lungo 3 km ed è percorribile a piedi, in mountain bike o anche a cavallo.

I vini del Collio

Come detto, questa però è soprattutto zona di vini eccezionali. Nel Collio profumi, aromi e colori dell’aria e della terra si ritrovano tutti nel bicchiere. Una qualità riconosciuta dal 1968 con la denominazione DOC Collio. Il microclima è perfetto per esaltare le viti, che si tratti di varietà autoctone o internazionali: grazie alla poca distanza dal mare e dai monti, alla ventilazione ed escursione termica, ma soprattutto grazie alla ponca (o ponka), il caratteristico terreno del Collio fatto di marne e arenarie ricche di minerali.

L’uva bianca è davvero l’oro giallo di questo territorio famoso in special modo per i suoi bianchi. La Ribolla Gialla – un vino fresco, asciutto e dalla piacevole acidità – e il Friulano – gusto pieno e armonico, una volta veniva chiamato Tocai – sono i simboli del vino del Collio.

Eccoli tutti…

Vini bianchi: Chardonnay, Collio bianco, Friulano, Malvasia, Muller Thurgau, Picolit, Pinot Bianco, Pinot Grigio, Ribolla Gialla, Riesling, Riesling italico, Sauvignon, Traminer aromatico.
Vini rossi: Cabernet, Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon, Collio Rosso, Merlot, Pinot Nero.

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NB: Per goderti al meglio il viaggio nel Collio, approfitta del progetto Le Strade del Vino e dei Sapori: un sistema che ti permette di scoprire le eccellenze del territorio: prodotti enogastronomici, cantine, ristoranti, agriturismi, B&B, artigianato. Visita il sito de Le Strade del Vino e dei Sapori e scopri dove fermarti per la più gustosa delle pause.
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Le cantine del Collio

Abbiamo già anticipato che due delle cantine del Collio in cui fermarsi sono sicuramente Villa Russiz e Castello di Spessa. Ma non sono le uniche, tutto il territorio è costellato di realtà vitivinicole meritevoli di attenzione, che si tratti di aziende più grandi o di realtà famigliari di dimensioni più contenute. Noi ve ne consigliamo cinque in cui far tappa, ma possiamo garantire che tutte le altre che fanno parte del Consorzio di Tutela vini del Collio (collio.it) sono altrettanto meritevoli perché “dietro ad ogni bottiglia c’è una storia da raccontare, un aneddoto da ricordare e una passione da condividere“.

  • Cociancig
    Località Pradis 18, Cormòns (GO)
  • Azienda Agricola Il Carpino
    Località Sovenza 14/A, San Floriano del Collio (GO)
  • Gradis’ciutta
    Località Giasbana, 32/A, San Floriano del Collio (GO)
  • La Castellada
    Località Oslavia 1, Gorizia (GO)
  • Ferruccio Sgubin 
    Località Mernico 2, Dolegna del Collio (GO)
  • Marco Felluga e Russiz Superiore
    Due aziende in una:
    Russiz Superiore – Via Russiz 7, Capriva del Friuli (GO)
    Marco Felluga – Via Gorizia 121, Gradisca d’Isonzo (GO)
Marco Felluga Russiz
Marco Felluga Russiz Superiore

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I sapori del Collio

Vini così buoni però non si possono gustare a stomaco vuoto. Al patrimonio vinicolo del Collio ne corrisponde un altro altrettanto prezioso, quello culinario, che accomuna un po’ tutto il Friuli collinare. Da queste parti spicca la rosa di Gorizia, un radicchio speciale dal colore rosso carico e dal sapore intenso. Leggermente amarognola e croccante, la Rosa di Gorizia prende questo nome dal suo aspetto, molto simile a quello di una rosa appena sbocciata. In Friuli Venezia Giulia il re delle tavole è sicuramente il frico, piatto simbolo della regione, a base di formaggio di varie stagionature, patate e cipolla. Può essere servito in versione morbida e croccante sia come “snack” per un antipasto che come piatto unico.

Tra i primi tradizionali la jota (gustoso minestrone di verdure e carne) e la minestra di orzo e fagioli. Tra i secondi, in primavera si trovano profumate frittate con le erbe, mentre sono più invernali muset e brovade (cotechino con rape bianche grattugiate e fermentate nella vinaccia). Altri piatti tipici sono la selvaggina con polenta e lo stinco di maiale o vitello al forno.

Tutto ciò si accompagna a salumi e formaggi squisiti. Il prosciutto di San Daniele è immancabile, ma è impossibile non parlare anche di formaggi eccellenti come il Montasio DOP e il latteria, che si produce a Fagagna. Presidio SlowFood da provare assolutamente è la pitina, un morbido insaccato speziato che una volta veniva preparato per non sprecare carne nei mesi invernali.

Ma la gastronomia locale risente anche delle tradizioni slovene e austriache. È facile imbattersi quindi in specialità come il gulash, i kipfel (dolci o salati), lo strudel o i krapfen.

Dove mangiare nel Collio? Il ristorante: L’Argine a Vencò.

Siamo a Dolegna del Collio e questo è il regno di una delle chef italiane più apprezzate: Antonia Klugmann. La sua cucina valorizza i prodotti del territorio, li interpreta in maniera creativa senza mai dimenticare la storia di questi luoghi. Grande attenzione anche alla sostenibilità.

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