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Le 10 migliori colombe d’Italia e la ricetta per prepararla

Come nasce la colomba pasquale

Nasce negli anni ’30 la colomba pasquale, perché ci si chiedeva cosa fare dei macchinari che si usavano per fare il panettone di Milano che, altrimenti, sarebbero rimasti inutilizzati per un anno intero. E niente, la storica famiglia Motta, famosa produttrice di dolci, decide di creare un dolce che abbia gli stessi ingredienti del panettone, da produrre nel periodo di Pasqua. Fu un uomo di marketing, Dino Villani, a partorire l’idea vincente e nasceva così la colomba pasquale, un semplice dolce lievitato che prevede, per l’impasto, l’impiego di farina, burro, uova, zucchero, buccia d’arancia candita e, per la copertura, uno strato superficiale di pasta di mandorle e frutta secca.

colomba di pasqua
…ma non era la rondine?

Nonostante la colomba sia stata creata per scopi commerciali, si sono create e diffuse varie leggende legate alla sua nascita. I tre racconti più fantasiosi raccontano che la colomba nasce a Pavia alla vigilia della Pasqua del 572, come segno di pace da portare al re longobardo; che la colomba prende il nome da San Colombano che, nel ‘600, inventò la ricetta per far piacere alla regina Teolinda; che la colomba fu l’ultima cosa che i soldati dell’esercito del Carroccio mangiarono prima della battaglia di Legnano del 1176.

La ricetta della colomba

colomba pasquale

Ingredienti per preparare una colomba da 1 kg:

  • 500 g di farina 00
  • 100 ml di acqua
  • 25 g di lievito di birra
  • 200 g di burro
  • 170 g di zucchero
  • 5 uova (solo i tuorli)
  • 30 ml di latte intero
  • 1 baccello di vaniglia
  • 1 limone non trattato
  • 1 arancia non trattata
  • canditi q.b.
  • sale

Ingredienti per la glassa alle mandorle:

  • 2 uova (solo gli albumi)
  • 50 g di zucchero semolato
  • 50 g di granella di zucchero
  • 70 g di mandorle pelate

Procedimento per la colomba:

  1. Metterecirca 200 g di farina in una citola capiente e aggiungervi il lievito precedentemente sciolto nei 100 ml di acqua tiepida. Lavorare l’impasto fino a ottenere un composto morbido e tondo. Incidere una croce, come si fa per il pane, e lasciarlo lievitare su un tagliere per una trentina di minuti coperto da un panno umido.
  2. Nel frattempo, in una ciotola ampia, aggiungere circa 300 g di farina, lo zucchero, i tuorli, 100 g di burro fatto precedentemente ammorbidire, giusto un pizzico di sale, della scorza di limone grattugiata e la vaniglia, che si estrae incidendo per lungo il baccello e tirandone fuori l’anima. Mescolare bene e poi aggiungere il latte fino a ottenere un impasto omogeneo che non si attacchi.
  3. A questo punto, unire i due impasti e lavorarli su un tagliere arrivando a creare un panetto morbido da lasciar riposare per un’ora in un forno spento.
  4. Far ammorbidire 50 g di burro e aggiungerlo all’impasto. Impastare energicamente per una decina di minuti e lasciar lievitare per altre quattro ore.
  5. Una volta trascorse le quattro ore, riprendere l’impasto e lavorarlo ancora per circa un quarto d’ora aggiungendo gli ultimi 50 g di burro, sempre dopo averlo fatto ammorbidire. Aggiungere i canditi e impastare di nuovo.
  6. A questo punto, mettere la colomba nell’apposito impasto e aspettare altre due o tre ore. L’impasto crescerà ancora.
  7. Trascorse le due ore, infornare per 10 minuti a 190° C.
  8. Una volta cotta, lasciar raffreddare per qualche minuto.
  9. Mentre la colomba sta cuocendo e raffreddandosi, preparare la glassa versando gli albumi in una ciotola, aggiungendo lo zucchero e sbattendo energicamente. Versare gli albumi con lo zucchero sulla colomba e cospargere il tutto con la granella di zucchero e le mandorle lasciando che si asciughi. La colomba è pronta!

Ecco dove andare a mangiare la colomba pasquale

  1. Emanuele Comi della pasticceria omonima,Missaglia(LC)
  2. Alessandro Dall’Alba – L’Ofelee, Merate, Merate (LC)
  3. Antonio Daloiso della pasticceria omonima, via Indipendenza 16/C, Barletta (BT)
  4. Michele Falcioni – Posillipo Dolce Officina, viale Ceccarini 136, Riccione (RN)
  5. Gabriele Lolli – Belsito, via delle Rimembranze 29, Serrone (FR)
  6. Massimiliano Malafronte del panificio omonimo, via Castellammare 162, Gragnano (NA)
  7. Claudio Marcozzi – Pasticceria Picchio, via Traversa Rampolla 2/4/5/8, Loreto (AN)
  8. Cristiano Pirani – Pasticceria Chocolat, via Cortevecchia 55, Ferrara
  9. Anna Sartori della pasticceria omonima, via Volta 8b, Erba (CO)
  10. Salvatore Varriale della pasticceria omonima, Via Nuova San Rocco 3 bis, Naples
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