In America spopola ormai da molto, ma le sue origini sono lontane nel tempo e anche geograficamente. Parliamo del pastrami, succulento pezzo di carne speziata servito con il pane da sandwich e cetriolini. Delizia gastronomica nata nelle campagne mediorientali e turche, diventata poi tipica del popolo rumeno e della tradizione ebraica, il pastrami ha conquistato rapidamente anche l’occidente.
Ma vediamo di scoprire qualcosa in più.
Cos’è il pastrami: storia e preparazione
Il pastrami è una specialità che per essere cucinata secondo tradizione richiede del tempo. E’ un vero e proprio rito e normalmente si realizza con la punta di petto del bovino (ci sono varianti che prevedono anche montone o agnello). Il pezzo di carne scelto per preparare il pastrami viene messo a riposare in salamoia per una o due settimane, coperto con tante spezie tra cui aglio, pepe nero, semi di mostarda, coriandolo e chiodi di garofano, poi affumicato e infine cotto a vapore.
Il risultato finale è una carne davvero saporita e molto morbida, che però non si disfa. Il pastrami viene tagliato a fettine sottile e servito tra due fette di pane caldo: normalmente si usa del pane di segale e si guarnisce con mostarda e cetriolini.
Come detto, il pastrami è una tradizione che ha viaggiato molto nel tempo. Le sue origini mediorientali sono state riprese e sviluppate poi nelle campagne rumene e tra le genti ebraiche, che ne hanno fatto una loro specialità. La migrazione ebraico-rumena ha poi fatto sì che il pastrami giungesse negli Stati Uniti, dove è diventato un must in molte città, tra cui ovviamente New York, il luogo in cui si riuniscono le culture e le cucine di tutto il mondo. E il più buono si mangia infatti nella Grande Mela, al Katz’s Delicatessen, dove viene preparato da oltre un secolo.
Originariamente però il pastrami non era tanto una ricetta per la realizzazione di un determinato piatto, ma era una intelligente modalità di conservazione della carne in un’epoca storica in cui ancora non esisteva il frigo. Per fare ciò si prendeva infatti tutta la carne disponibile e si mescolava con sale e abbondanti spezie, prima di affumicare e poi cuocere a vapore.
Potresti non averlo ancora mai mangiato, ma sicuramente l’hai visto o ne hai sentito parlare. Perché il pastrami è famoso anche al cinema e nella letteratura: ci sono infatti due esempi di grande successo. Nella celebre scena di Harry ti presento Sally, quella in cui Meg Ryan finge un orgasmo al tavolo di un deli di New York, il protagonista a tavola è proprio un sandwich al pastrami. Mentre nel libro La versione di Barney dello scrittore canadese Mordecai Richler, la fame vien leggendo del gustoso pastrami sandwich di Mr Panofsky.
E in Italia?
Quella del pastrami è una tradizione che in Italia non è ancora molto radicata, ma bisogna dire che col tempo si sta sviluppando. A Milano ad esempio c’è chi ha scelto di farlo diventare il concetto centrale di tutto il locale: in zona Porta Vittoria, al Dad’s Deli Pastrami & More si può gustare in versione classica, ma anche in creative varianti.
In passato poi, Cristina Bowerman – chef stellata del ristorante Glass Hostaria, a Roma – ha preparato una sua versione del pastrami unendo la tradizione romana delle frattaglie (il quinto quarto) e quella ebraica, che nella Capitale è molto radicata.
E ora anche noi di blog Sfizioso stiamo per realizzare la nostra variante del pastrami: a cucinarla sarà Stefano De Gregorio, alias Chef Deg. Come? Con quali ingredienti? Per quello bisogna pazientare ancora un pochino. Continuate a seguirci per scoprire questa nuova delizia.
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