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Weekend su due ruote? Io scelgo l’Appennino

Ogni tanto un weekend su due ruote è quello che ci vuole! Mi piace percorrere strade insolite, poco battute e, soprattutto amo valicare. I passi Appenninici, ad esempio, sono tra i miei preferiti: fuori dalle rotte turistiche danno la possibilità di vedere panorami spettacolari e di capitare in piccoli paesini ricchi d’arte e di tradizioni. E, cosa di non poco conto ho ormai i miei pit stop gastronomici. Trattorie, ristorantini, chioschetti dove la sosta è d’obbligo e dove si può assaggiare una cucina autentica, genuina. E il ponte del due giugno in arrivo è l’ideale per farsi un giretto! Tra l’altro, questi passi sono belli da valicare anche in automobile. Unica regola: andare piano. Vanno gustati e non sbranati.

Weekend su due ruote e… cinque soste golose!

Liguria – Passo della Scoffera

weekend su due ruote Si tratta dell’antica strada di comunicazione tra il mare e l’entroterra genovese. Si parte da Recco e si arriva a 674 metri del valico. Tappa d’obbligo prima dello start una sosta al panificio Moltedo, a parer mio, uno dei posti dove si mangia la miglior focaccia di Recco che possiate immaginare. Torniamo alla nostra strada che si fa subito davvero tortuosa. Il paesaggio è meraviglioso: da una parte gli ulivi e dall’altra il mare. Si sale, si sale fino ad arrivare al secondo pit stop: il ristorante Fuoco di Bosco, a Lumarzo. Si mangia nel cuore del bosco in un locale rustico e gestito dalla stessa famiglia dal 1965. Il menu? Funghi, funghi e ancora funghi!

Emilia Romagna – Passo della Cisa

weekend su due ruote Laciate perdere l’autostrada e, da Parma, avventuratevi lungo una strada che, fin dal medioevo era usata per passare dal Ducato di Parma al Granducato di Toscana. Le curve sono dolci, i profumi intensi, i paesaggi molto diversi fra loro. All’altezza di Pontremoli c’è un posto che è un paradiso. Si chiama ristorante l’Appennino. D’estate si mangia all’aperto, sotto i grandi castagni. Tutto è fatto in casa: dalla frittelline con la farina di castagne, a quelle con i fuori di zucca. Strepitosa la brace con le carni di vitello, agnello e suino. E per finire una crostata di mirtilli mai mangiata così buona, neppure nelle migliori pasticcerie!

Emilia Romagna-Toscana Passo della Futa

weekend su due ruote La strada ricalca l’antico tracciati della via Flaminia e sale fino a 903 metri partendo dal paese di Firenzuola. Il paesaggio spazia dalle alture dell’appennino romagnolo a quelle del toscano in un continuo cambiamento di colori. Ops, dimenticavo. A Firenzuola c’è la Trattoria Bibo, un locale vecchio stile dove si mangia una delle migliori fiorentine della storia.

 

Marche-Umbria – Valico di Colfiorito

weekend su due ruote Colfiorito e le lenticchie sono un binomio. Ahimè non ho ancora avuto al fortuna di attraversare l’altopiano di Colfiorito durante la fioritura del legume che mi hanno detto essere uno spettacolo della natura. Siamo tra le Marche e l’Umbria, in una delle zone d’Italia più pregiate per la coltivazione del legume e anche della patata rossa di Colfiorito. Qui si pranza alla Botteguccia del Campo 64 tra un salame da svenimento e la ricotta ancora calda.

Abruzzo – Passo delle Capannelle

weekend su due ruote Si arriva a 1.300 metri. Siamo in provincia dell’Aquila lungo l’antica via di comunicazione con Teramo attraverso il Parco Nazionale del Gran Sasso e i Monti della Laga. Si parte dal piccolo comune di San Vittorino. A dieci chilometri da Amatrice scatta la sosta alla Locanda Cardito in un trionfo di amatriciana, gricia, abbacchio e cinghiale in umido.

 

 

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