L’ossobuco di vitello è una carne molto particolare che non tutti sanno come adoperare in cucina. Si tratta di un secondo taglio caratterizzato dal grande osso centrale ricco di succulento e nutriente midollo e da carni particolarmente fibrose che necessitano di una lunga cottura.
Nella tradizione italiana viene cucinato con i piselli o nella versione del classico ossobuco alla milanese, entrambe ricette dal carattere rustico che vediamo preparare per un pranzo invernale con la tovaglietta a scacchi più che per un elegante pranzo di Natale.
Eppure l’ossobuco, cucinato sapientemente, ha un fascino unico in grado di ingolosire e incuriosire anche dopo la sfilza di antipasti e primi del pranzo più importante dell’anno.
Nella versione di oggi l’ossobuco di vitello viene abbinato al gusto delicato dei carciofi che, uniti al midollo, diventano un boccone di puro gusto.
Oltre all’abbinamento, in questa ricetta ti propongo anche un metodo di cottura alternativo, la pentola a pressione, che ha 2 vantaggi fondamentali:
- cuocere rapidamente
- rendere più teneri anche i tagli più difficili.
Grazie alla pentola a pressione potrai cuocere gli ossibuchi in soli 15 minuti: un risparmio di tempo notevole considerando che normalmente necessitano di circa 2 ore di cottura per diventare teneri!
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