Il biancostato con bagnetto verde alla soia è un secondo piatto pieno di gusto e facile da preparare.
Che parte è il biancostato?
Il biancostato, chiamato anche scaramella, proviene dalla parte anteriore del bovino, tra il dorso e il petto. È un taglio di carne spesso sottovalutato ma incredibilmente delizioso, con una consistenza unica e un sapore ricco.
Non a caso, il biancostato viene spesso usato per preparare il bollito, spesso servito con la salsa verde tipica piemontese, oppure per preparare un ottimo brodo di carne.
Cuocere il biancostato
Contrariamente al solito, in questa ricetta non useremo il biancostato bollito ma lo cuoceremo in forno con la cipolla tagliata a pezzi e mezzo bicchiere di acqua e aceto.
Attenzione alla cottura: va fatto andare per 40 minuti a 170° e altri 20 a 200°, in modo che rimanga tenero al centro e un po’ croccante fuori.
La salsa verde alla soia
Lo accompagneremo con della salsa verde diversa dal solito e un po’ più leggera rispetto a quella tradizionale. Puoi prepararla facendo sbollentare le foglie di prezzemolo per qualche secondo in acqua bollente (abbi cura di raffreddarle subito in acqua e ghiaccio per mantenere il colore brillante) e poi frullare insieme alle alici, all’aceto, ai capperi e alla salsa di soia.
Biancostato con bagnetto verde alla soia
Ingredienti
- 1 kg Biancostato
- 1 cipolla
- 4 cucchiai aceto di riso
- 1 mazzo prezzemolo
- 3 alici
- 1 cucchiaio di aceto
- 2 cucchiai capperi
- olio extravergine di oliva
- olio di semi
- sale
- pepe
- salsa di soia q.b.
Istruzioni
- Salare e pepare il biancostato.
- Metterlo su una placca da forno, aggiungere la cipolla tagliata a pezzi, l'aceto di riso e mezzo bicchiere d’acqua.
- Cuocere in forno a 170°C per 40 minuti, poi alzare a 200° e proseguire per 20 minuti.
- Nel frattempo sbollentare le foglie di prezzemolo, farle raffreddare in acqua e ghiaccio, poi metterle nel bicchiere di un frullatore insieme ad alici, capperi, soia e al cucchiaio di aceto.
- Frullare con olio di semi a filo e servire insieme al biancostato.
