Dal pranzo della domenica in famiglia al menu di Pasqua. Ecco una ricetta gustosa e tradizionale perfetta per le occasioni speciali: lo stinco di vitello in umido. Un secondo piatto semplice da fare, che richiede tempo ma solo per ottenere la cottura ideale della carne. E poi lo stinco è sempre bello da portare al centro della tavola e da condividere con amici e parenti. Sia se decidi di servirlo intero sia che tu preferisca sfilacciarlo e servirlo in parti, come in questo caso.
Stinco di vitello: che taglio è
Lo stinco è un taglio di carne che proviene dalla parte inferiore della gamba del vitello, precisamente dalla sezione che va dal ginocchio fino al piede. Questa zona è caratterizzata da una carne ricca di muscoli, tendini e tessuti connettivi che diventa estremamente tenera e saporita attraverso una lunga e lenta cottura. La presenza di tessuto connettivo, che si trasforma in gelatina durante la cottura, contribuisce a conferire alla carne una consistenza morbida e succosa, rendendola particolarmente apprezzata nelle preparazioni in umido.
Come nella ricetta che ti proponiamo di seguito!
Ricetta Stinco di vitello in umido
Ingredienti
- 1 stinco di vitello
- 1 costa di sedano
- 1 carota
- 1 cipolla bianca
- qb olio extravergine di oliva
- qb Marsala
- qb sale e pepe
- 1 cucchiaio concentrato di pomodoro
- 1 spicchio di aglio
- qb erbe aromatiche
- qb brodo di vitello
Istruzioni
- In una casseruola ampia aggiungere olio e inserire lo stinco di vitello.
- Nel frattempo pulire e affettare grossolanamente una costa di sedano, una carota e una cipolla bianca.
- Aggiungere le verdure nella casseruola, alzare la fiamma e inserire un bouquet di erbe aromatiche.
- Sfumare con il Marsala, quindi regolare di sale e pepe.
- Quando la parte alcolica è evaporata aggiungere il concentrato di pomodoro e bagnare con il brodo di vitello caldo. Assicurarsi che copra fino a circa metà stinco.
- Coprire la casseruola con il coperchio e cuocere a fiamma bassa per circa 3 ore.
- Al termine, frullare il fondo di cottura.
- Pulire lo stinco dall’osso e servirlo coperto con la salsa ricavata dal fondo di cottura.
Video
Come cucinare lo stinco di vitello
Ma come si cucina lo stinco di vitello? Solo in casseruola?
Cottura al forno
Una delle tecniche più apprezzate per cucinare lo stinco di vitello è la cottura al forno, metodo che permette di esaltare il sapore e la tenerezza di questo taglio. La cottura al forno prevede generalmente una prima fase di rosolatura del taglio in una padella con un filo di olio extravergine di oliva, per sigillare i succhi all’interno e conferire una crosticina esterna aromatica e saporita. Successivamente, lo stinco viene trasferito in una teglia da forno, dove viene cotto lentamente a temperatura controllata.
Per arricchire il piatto e dare maggior gusto al tutto, è utile aggiungere alla teglia un mix di verdure come carote, sedano e cipolla, oltre a erbe aromatiche e spezie, che si amalgamano perfettamente con i succhi rilasciati dalla carne durante la cottura. In questo modo si crea un fondo di cottura ricco e gustoso. Il liquido per la cottura, che può essere brodo di vitello, vino o una combinazione dei due, si aggiunge per mantenere l’ambiente umido, fondamentale per sciogliere il tessuto connettivo e rendere lo stinco tenero e gustoso. La temperatura del forno dovrebbe essere impostata su una soglia moderata-bassa, intorno ai 160-180°C, per permettere una cottura lenta e uniforme, che può durare ore. Questo processo non solo assicura che lo stinco di vitello diventi morbido e facile da tagliare, ma anche che i sapori delle verdure, delle erbe e della carne si fondono insieme, creando un piatto ricco di gusto e di carattere.
Un grande classico da provare: lo stinco di vitello al forno con le patate.
In umido o in padella
Per cucinare lo stinco di vitello in padella o in umido, il procedimento è molto simile. Si comincia con la rosolatura dello stinco su tutti i lati per dorarlo, seguita da una cottura più lenta e prolungata per ammorbidire la carne. Questo metodo è adatto per preparazioni come lo stinco di vitello stufato, magari con la birra.
In tutti i casi, il risultato finale è uno stinco di vitello estremamente tenero, che si stacca facilmente dall’osso, circondato da un sughetto aromatico e da verdure morbide e saporite. Servito caldo, questo piatto diventa il centro di un pasto conviviale, perfetto per le occasioni speciali o per un pranzo domenicale in famiglia.