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Il cibo nelle canzoni italiane, aspettando il Festival di Sanremo

In occasione dell'imminente inizio della settantaduesima edizione del Festival di Sanremo, ecco 6 canzoni italiane che parlano di cibo.

In occasione dell’imminente inizio della settantaduesima edizione del Festival di Sanremo, ecco 6 canzoni italiane che parlano di cibo.

Dopo l’elezione del Presidente della Repubblica possiamo finalmente concentrarci sull’evento mondano più importante di questo periodo. Di cosa stiamo parlando? Ma del Festival di Sanremo naturalmente. Domani, martedì 1 febbraio, comincia la settantaduesima edizione del Festival della canzone italiana e per una settimana potremo impunemente utilizzare parole come “kermesse” e “festivàl”. Anche voi non vedete l’ora?

In occasione di questo imperdibile appuntamento la nostra attenzione si è rivolta alla coppia cibo e musica, o meglio alle canzoni che parlano di cibo passate sul palco del teatro Ariston e non.

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6 canzoni italiane a tema cibo

Quella tra l’Italia e la gastronomia è una relazione solida e antichissima. Il cibo è parte fondamentale della cultura italiana, tanto che lo ritroviamo spessissimo nell’arte, come il cinema, la pittura e anche la musica. Non è raro trovare infatti gli alimenti nei testi delle canzoni italiane e anche sul palco del Teatro Ariston di Sanremo sono state cantate parecchie canzoni a tema food. Si è cantato di cucina regionale, piatti tipici, pasticceria partenopea ma anche di caffè.

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Viva la pappa col pomodoro – Rita Pavone

Siamo nel 1965 quando Rita Pavone a Sanremo rese famoso in tutta Italia un piatto tipico toscano di origine contadina: la pappa al pomodoro

Viva la pa-pa-pappa
Col po-po-po-po-po-po-pomodoro
Ah, viva la pa-pa-pappa
Che è un capo-po-po-po-polavoro
Ah, viva la pa-pa-pa-pappa
Col po-po-pomodor!

La pancia che borbotta è causa del complotto
È causa della lotta: “Abbasso il Direttor!”
La zuppa ormai l’è cotta e noi cantiamo tutti
Vogliamo detto fatto, la pappa al pomodor!

Questo primo piatto a base di pane secco, pomodoro, olio extravergine di oliva, aglio e basilico, divenne celebre grazie al “Il Giornalino di Gian Burrasca” (Vamba, 1907) e successivamente grazie alla canzone W la pappa con il pomodoro di Rita Pavone che lo fece conoscere in Italia e in tutto il mondo.

Il babà è una cosa seria – Marisa Laurito

Nel 1989 a salire sul palco dell’Ariston è Marisa Laurito che con la sua canzone “Il babà è una cosa seria” elogia la cucina napoletana e il rinomato dolce partenopeo

Ma poi volo ′int ‘a cucina.
A me quello che mi consola
E l′addore d’a pummarola
Perché quel che mi tira su
Songo ′e zite con il ragù
La fortuna è fugace, si sa
L’amor, l′amor, l’ammore viene e va
Ma il maccherone resta
Non c’è sta niente ′a fa′.
Io mi sento più buona e più bella
Facci’ o gnocco c′a muzzarella
E si ‘a vita amara se fa
Si addolcisce cu nu babà!
Il babà è una cosa seria
Cu ′o babà nun se pazzea
è una cura che fa bene
‘O babà nun po′ ingannà!

Come dice Marisa, quando le cose vanno male basta rivolgere lo sguardo alla cucina e torna la felicità.

A çimma – Fabrizio De Andrè

Un’altra canzone che parla di piatti tipici italiani che non possiamo non citare è A çimma di Fabrizio De Andrè, dedicata alla preparazione tipica della cucina ligure. Sebbene il cantautore genovese non abbia mai partecipato al Festival di Sanremo la sua canzone a tema cibo più iconiche. Il testo del brano, in dialetto, racconta della preparazione della cima genovese concentrandosi sui riti che accompagnavano la ricetta.

Cielo sereno terra scura
carne tenera non diventare nera
non ritornare dura

Bel guanciale materasso di ogni ben di Dio
prima di battezzarla nelle erbe aromatiche
con due grossi aghi dritti in punta di piedi
da sopra a sotto svelto la pungerai
aria di luna vecchia di chiarore di nebbia
che il chierico perde la testa e l’asino il sentiero
odore di mare mescolato a maggiorana leggera
cos’altro fare cos’altro dare al cielo.

Banane e lampone – Gianni Morandi

Gianni Morandi, che quest’anno torna sul palco della kermesse proponendo la canzone “Apri tutte le porte”, inserisce spesso i cibi nelle sue canzoni. Pensiamo ad esempio a “Fatti mandare dalla mamma” (a prendere il latte) del 1962 e “Banane e lampone” del 1992, che diceva così:

Guardo un po’ televisione
C’è del pollo dentro al frigo
Mangio e provo a immaginare
Le tue mosse e le parole
È che sono un po’ geloso (scemo)
Ma ti amo per davvero (vero)
Sì, va beh l’autonomia
Ma ricorda che sei mia

Banane, lampone, chi c’era con te?
Chi c’era stasera?
Io sono il tuo amore, sei solo per me

La terra dei cachi – Elio e le storie tese

Un’altra canzone dove troviamo il cibo è Terra dei cachi degli Elio e le storie tese, che nel 1996 vince il secondo posto al Festival. Il testo ironizza sulla vita e le abitudini dell’Italia e sui comportamenti tipici dei cittadini italiani, come la passione per il calcio e il buon cibo.

Italia sì, Italia no, Italia gnamme, se famo du spaghi
Italia sob, Italia prot, la terra dei cachi
Una pizza in compagnia, una pizza da solo
Un totale di due pizze e l’Italia è questa qua

Fufafifi′ fufafifi′ Italia evviva
Italia perfetta (perepepè nanananai)
Una pizza in compagnia, una pizza da solo
In totale molto pizzo, ma l’Italia non ci sta

Non possiamo poi non citare del gruppo musicale milanese un altro grande successo, ovvero “Vitello dai piedi di balsa”, che come potrete immaginare ci sta molto a cuore. 

7000 caffè – Alex Britti

Quale modo migliore di concludere se non con un buon caffè? Nel 2003 Alex Britti porta all’Ariston la canzone “7000 caffè” che scala la classifica fino a da arrivare alla seconda posizione. 

7000 caffè,
Li ho già presi perché
Sono stanco di stare al volante
E vorrei arrivare entro sera da te.

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