Le braciole messinesi sono un secondo piatto tipico siciliano: si tratta di involtini di vitello ripieni di formaggio ragusano e conditi con noce moscata e rosmarino.
La braciola messinese
Dopo i miei involtini di peperoni, quelli con castagne al profumo di Porto e quelli con la crema di piselli, ho deciso di proporvi la ricetta delle braciole alla messinese, ricetta tipica della Sicilia a base di carne e pangrattato, che in dialetto messinese viene chiamato mollica (così come gli involtini vengono chiamati braciole).
La ricetta originale delle braciole messinesi prevede che nel ripieno si utilizza un formaggio siciliano come il ragusano o il caciocavallo ma nulla vieta di usare i formaggi giù presenti in cucina, come un pecorino o, addirittura, un brie, che in cottura resta morbido e delicato.
Involtini o spiedini alla siciliana?
Nella mia ricetta semplice e veloce, le braciole cuociono in padella come dei normali involtini. In Sicilia, però, il modo tradizionale per esaltare al meglio questo piatto tipico è quello di infilzare gli involtini con uno spiedone e cuocerli sulla brace. Ecco perché spesso le braciole messinesi vengono chiamate anche spiedini alla siciliana!
Se preferite una cottura più light, invece, potete cuocerli in forno a 180° per circa un quarto d’ora.
Braciole di vitello, ricette per tutti i gusti
Il concentrato di pomodoro
Questa ricetta prevede l’uso del concentrato di pomodoro, utile per dare il sapore del pomodoro senza dover però aggiungere altri liquidi.
È un trucco utile, ad esempio, nei sughi con la carne, quando si è già cotto tutto e non si vuole aggiungere altra passata, in modo da non diluire troppo il sugo. Oppure nei minestroni e nelle zuppe, il concentrato di pomodoro aggiunge un po’ di acidità al piatto se abbiamo usato solo verdure dolci.
Insomma il concentrato si usa quando far sentire il suo sapore non è lo scopo principale dell’aggiunta: ad esempio, nel condimento delle puntarelle, con la salsa di acciughe, aceto e olio extravergine, si mette anche una punta di concentrato per amalgamare bene il tutto.
La ricetta originale
Per preparare le braciole messinesi useremo la fesa di vitello, uno dei tagli più magri e teneri: non a caso, è quello più utilizzato nella preparazione di involtini.
Per il ripieno, invece, ci serviranno del macinato di vitello, due uova, del pangrattato, rosmarino e prezzemolo tritati e del formaggio ragusano a pezzettini.
La preparazione è molto semplice: prepariamo il ripieno mescolando insieme gli ingredienti, lo mettiamo nelle fettine e chiudiamo queste ultime a involtino. Se possibile, dovremmo infilzarli su degli spiedini e cuocerli così direttamente in padella.
Braciole messinesi
Ingredienti
- 4 fette fesa di vitello
- 100 g carne macinata di vitello
- 1 cipolla piccola
- 1 rametto rosmarino
- 1 mazzetto prezzemolo piccolo
- 1/2 bicchiere vino bianco secco
- 3 cucchiai concentrato di pomodoro da diluire in acqua naturale
- 80 g formaggio siciliano (ragusano)
- 2 uova
- 4/5 cucchiai pangrattato
- q.b. olio extravergine di oliva
- q.b. noce moscata
- q.b. sale e pepe
Istruzioni
- Mescolare la carne tritata con le uova sbattute, la noce moscata, il pangrattato, il formaggio ragusano tagliato a pezzetti, rosmarino e prezzemolo tritati.
- Formare un composto da distribuire sulle 4 fette di carne.
- Arrotolatele bene e chiudere con spago da cucina oppure con stecchini di legno, dovrete formare una specie di fagottino.
- In una padella capiente scaldare due cucchiai di olio extravergine di oliva, aggiungere la cipolla e un rametto di rosmarino.
- Rosolare la carne, bagnare con il vino e far evaporare.
- Diluite il concentrato di pomodoro con acqua calda e versate nella pentola a bagnare e insaporire le braciole.
- Cuocere per circa 30/35 minuti.
- Tagliare a fette, dopo aver eliminato gli stecchini di legno e servire subito.
1 commento su “Braciole messinesi: ricetta degli involtini di vitello alla siciliana”
Buongiorno , volevo solo specificare che se parliamo di bracioline Messinesi , la ricetta è radicalmente sbagliata ,per cui prima di dare delle ricette informarsi bene e poi scrivere.