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Zighinì, piatto eritreo rivisitato all’italiana

Ma quanto mi piace… lo zighinì! Mi ricorda un periodo della mia vita in cui andavo spesso a mangiarlo in un ristorantino di Milano niente male, zona Porta Venezia, il Warsa. Oggi per restare in tema, ti propongo la ricetta dello zighini che ha preparato per blog Sfizioso Sandra Salerno, l’autrice del fortunato blog Un Tocco di Zenzero.  Mi è molto piaciuta perché è una rivisitazione “all’italiana” di questo gustoso piatto eritreo. E, inoltre, è una ricetta nello stile di Sandra: profumatissima, dal grande effetto, ma, soprattutto facile e rapida!

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Cos’è lo zighinì: piatto eritreo da mangiare insieme

Lo zighinì è un piatto tipico africano, della cucina eritrea, somala ed etiope. Tra le ricette eritree è forse la più diffusa e conosciuta. Si tratta di uno spezzatino di carne aromatizzato con una particolare miscela di spezie chiamata berberè. La ricetta originale di questo piatto tipico eritreo prevede che la carne venga adagiata sopra a un letto di enjera, una specie di sfoglia simile a una crepe a fermentazione naturale, e che venga poi mangiata usando solo le mani. Il pane stesso, insomma, farebbe da cucchiaio con il quale ci si può aiutare nella raccolta della carne. Mangiare insieme, nello stesso piatto, in Africa è molto importante ed è un’abitudine normale nelle famiglie. In Eritrea, inoltre, non esiste il concetto di portate separate, ma solo quello di piatto unico, come lo zighinì, appunto. Normalmente le carni usate per lo zighinì sono di agnello o manzo perché sono anche le più diffuse in Africa, condite con un formidabile mix di spezie, il berberè. Generalmente ad accompagnare questo piatto eritreo ci sono purè di legumi (lenticchie o fagioli), hummus di ceci, patate bollite, uova sode, verdure stufate, insalata fresca, pomodori.

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L’injera, il pane fermentato che accompagna ogni piatto etiope ed eritreo

Come dicevamo, secondo la tradizione africana, questo piatto tipico eritreo va servito su un letto di pane injera. L’injera è un pane eritreo, o meglio, un pane africano detto injera, simile ad una crêpe o una piadina. Si presenta infatti come una sfoglia sottile e rotonda, che si stende sul piatto e si farcisce con pietanze varie. Viene rigorosamente mangiato con le mani, poichè è il pane stesso che funge da cucchiaio: ne si prende un pezzo con le mani e lo si usa per raccogliere lo zighinì. 

Ha un sapore leggermente acido ed ha una consistenza porosa e spugnosa, che lo rende perfetto per assorbire il condimento. A renderlo così caratteristico sono principalmente due cose: la farina di Teff, cereale diffuso in Etiopia ed Eritrea dai sentori caratteristici, e il fatto di essere fermentato. L’impasto dell’injera deve subire una doppia fermentazione che richiede due giorni di preparazione. Deve risultare semiliquido per essere poi cotto su un testo o una padella antiaderente, una mestolata alla volta per pochi secondi. A differenza di quando si preparano le crepes, però, il pane africano injera va cotto con coperchio, senza girarlo su entrambi i lati, per farlo rimanere più morbido ed umido.

Il berberè, la miscela di spezie della cucina africana

Il berberè è una miscela di spezie africana utilizzata soprattutto nelle ricette eritree o nelle ricette della cucina etiope. Ne esistono diverse varianti, come nel caso del curry, ma generalmente è composto da peperoncino, cardamomo, cumino, cannella, zenzero, curcuma, pepe nero, pepe lungo, coriandolo, chiodi di garofano, ruta, fieno greco e ajowan (una pianta simile al timo ma piccante). Il berberè è molto piccante e va dosato con moderazione. In Italia si può trovare nei negozi specializzati in prodotti etnici, oppure lo si può preparare in casa acquistando le spezie separatamente e triturandole in un mortaio.

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La ricetta dello zighinì… versione italiana!

Veniamo a noi, dunque, e cominciamo dagli ingredienti necessari a realizzare lo zighinì secondo la ricetta di Sandra Salerno.

Ingredienti

  • 700 grammi di carne di vitello tagliata a cubetti di circa 2 centimetri
  • 2 cipolle tritate
  • 1 cucchiaio di berberè
  • 1 cucchiaio di concentrato di pomodoro
  • 250 grammi di conserva di pomodoro
  • olio extravergine di oliva
  • sale

Procedimento per preparare lo zighinì, re dei piatti eritrei

  • Prendiamo una bella casseruola capiente e aggiungiamo un filo di olio extravergine di oliva.
  • Sbucciamo le cipolle e tagliamole sottili. Mettiamole nella casseruola e facciamole imbiondire nell’olio.
  • In un’altra padella rosoliamo la carne con l’olio extravergine di oliva.
  • Alle cipolle aggiungiamo le spezie e mescoliamo bene.
  • A questo punto possiamo unire la carne, il concentrato di pomodoro e la conserva.
  • Mescoliamo bene e facciamo cuocere per circa 1 ora aggiungendo solo se necessario poca acqua.
  • A fine cottura aggiustiamo di sale.

Questo gustoso e sfizioso zighini può essere accompagnato da un bel contorno di riso basmati.
Buon appetito!

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4 commenti su “Zighinì, piatto eritreo rivisitato all’italiana”

    • Ciao Paola! Il Berberé è una miscela di spezie, la cui composizione è tradizionalmente: peperoncino, zenzero, chiodo di garofano, coriandolo, pimento, ruta comune, ajowan, può comparirvi anche il pepe lungo.

      Rispondi
  1. Grazie per il contributo in tema di cucina tradizionale africana, molto profumata e piccante.
    Qualche suggerimento sull’uso delle loro spezie e profumi per arricchiere il ventaglio di saporti quotidiani?
    Vi sarei grata.
    Sono a Roma e segnalo un minuscolo, specialistico e coltissimo “buchetto” in Via Collina dove vendono sapientemente spezie e miscele di ogni tipo e profumo.
    Grazie
    Daniela

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